domenica 18 febbraio 2018

Kefir d’acqua

Cosa sono sti granellini semi-trasparenti? Sono dei veri e propri pro-biotici. Ultimamente si parla molto della flora batterica intestinale e di quanto sia importante che sia composta da “batteri buoni”. Addirittura sembra che l’80% delle nostre difese immunitarie sia collocato nell’intestino e la loro efficacia dipenda dalla flora batterica e dalla salute dell’intestino.

Purtroppo la maggior parte dei probiotici costa tanto (vedi fermenti lattici). Il kefir d’acqua può essere un‘ottima soluzione per risparmiare e aiutare i nostri batteri buoni a proliferare. Il kefir d’acqua è una bevanda fermentata che contiene ceppi di lieviti e batteri benefici (ad es: batteri di specie Lactobacillus, lieviti come Saccharomyces cerevisiae e Lachancea fermentati e specie Streptococcus probiotiche).

E’ una bevanda probiotica, adatta ai vegani e agli intolleranti al lattosio. I grani si possono comprare on-line oppure si possono pendere da qualcuno che li ha già, visto che si moltiplicano abbastanza in fretta. Vi consiglio di non prendere quelli disidratati perché io purtroppo non sono mai riuscita a reidratarli ed attivarli. Quindi è stata una spesa inutile. Io li ho presi sul sito https://www.kefiralia.it (questo post non è sponsorizzato, loro non sanno nemmeno della mia esistenza). I grani sono arrivati dopo qualche giorno e in allegato avevano un foglio con istruzioni molto dettagliate. Oltre a questo sul sito c’è una pagina che spiega i benefici del kefir supportata da studi scientifici. L’ho trovato molto interessante. (link: https://www.comprarekefir.it/beneficios-kefir.html#antifungico).




Ma come si prepara sto kefir?
Si prendono 3 cucchiai di grani, 3 cucchiai di zucchero, 2 litri d’acqua e condimenti a piacere. Tutto questo si mette in un barattolo di vetro, lo si copre con una garza o una pezza di cotone fermata con un elastico e si lascia il tutto a fermentare al buio per circa 48 ore. Allora, per quanto riguarda lo zucchero io preferisco usare quello di cocco perché ha un basso indice glicemico, anche se dopo la fermentazione la quantità dello zucchero che rimane nella bevanda fermentata è veramente minima. L’acqua invece sarebbe meglio non usare quella del rubinetto perché contiene il cloro che può quindi “uccidere i batteri buoni”. Quindi è meglio usare l’acqua minerale naturale. Invece il condimento come lo chiamo io può essere: frutta secca, foglie di menta fresca e limone fresco. Quello che preferisco io, che dà un ottimo sapore alla bevanda è: una bella fetta di zenzero fresco, qualche foglia di menta fresca, 1 dattero e mezzo limone. Il tutto deve essere biologico se non vogliamo berci delle schifezzine.


Spero di avervi incuriositi con questo post e se non sono stata abbastanza esaustiva ne farò degli altri più avanti. Lasciatemi i vostri commenti sulla mia pagina instagram  (https://www.instagram.com/veggy_rainbow/) e buon kefir a tutti!




venerdì 10 novembre 2017

Le Green Powders

In commercio ormai si trovano tante di queste polverine magiche J ma alcune costano veramente tanto. Così ho pensato di raccontarvi come potete risparmiare dei soldi.
Intanto a cosa servono queste green powders?
Beh servono sostanzialmente a sostituire il consumo di verdure. Mi spiego J capita a tutti di non riuscire a mangiare sempre un’insalata fresca tutti i giorni e spesso ci accontentiamo di un semplice piatto di pasta al pomodoro. Ecco in quei casi sono utili queste polverine che potete   aggiungere ai frullati, allo yogurt oppure spolverarle un po’ sui pasti principali. Poi dipende dai gusti, c’è chi riesce a diluirle con dell’acqua e consumarle così. Con questo non vi sto però dicendo che non dovete più mangiare frutta e verdura fresche ma semplicemente che può essere un rimedio veloce quando non avete tempo o modo di mangiare le verdure fresche. Oppure produrle in casa può essere un “salva cibo”, nel senso che potete far essiccare e trasformare in green powder le vostre verdure in eccesso. A me capita spesso di comprare gli spinaci ad esempio e non riesco mangiarli tutti durante la settimana. Cosi li faccio essiccare e li trasformo in polvere. Oppure mi è capitato di andare a raccogliere dei radicchi selvatici in campagna con la nonna del mio ragazzo e allora ne avevo così tanti che non sapevo cosa farmene. Cosi li ho essiccati.





Procedimento

Il procedimento è molto semplice, basta avere un essiccatore. I tempi di essiccazione dipendono dalla quantità di acqua che contiene il vegetale e dallo spessore di esso. In genere gli spinaci, la rucola e le verdure in foglia ci mettono una notte (10 ore) ad essiccarsi. Una volta essiccati basta metterli nel frullatore e frullare un paio di secondi. E il gioco e fatto J un consiglio che vi do è quello di frullare le vostre verdure subito dopo che si sono raffreddate. Perché se perdono la croccantezza e assorbono un po’ di umidità non si polverizzano più bene. Si conservano bene per dei mesi anche a temperatura ambiente, ma io preferisco conservarle in frigo.


domenica 18 giugno 2017

Ferro e veganismo

     Parliamo del ferro. Allora, piccola premessa: tutte le informazioni di seguito sono state riprese da studi scientifici pubblicati su PubMed (noto sito di pubblicazioni medico-scientifiche), dei quali ne ho fatto un riassunto.

    Partiamo dicendo che per assicurare un apporto giornaliero adeguato di ferro pur non mangiando carne, secondo studi scientifici bisogna seguire le seguenti regole:

- mangiare cibi che aumentino la biodisponibilità di ferro: bisogna mangiare cibi ad alto contenuto di Vitamina C insieme a quelli che contengono Ferro. In alternativa si può bere acqua e limone (ricco di Vit. C che aumenta la biodisponibilità del ferro del 70,27%) durante i pasti. Inoltre il licopene, la lutina e lo zeaxantene presenti nelle verdure verdi aumentano l'assorbimento del ferro dai pasti a base di mais e di frumento come riportato dallo studio di Garcia-Casal.  

- per aumentare la biodisponibilità del ferro contenuto nei legumi, bisogna metterli in ammollo e sciacquarli bene prima della cottura. 

- far germogliare cereali e legumi, abbassa il contenuto di ftalati che interferiscono con l’assorbimento del Ferro. 

- evitare mangiare contemporaneamente cibi che  inibiscono la biodisponibilità del ferro, in associazione ai cibi contenenti ferro come ad esempio: le uova per i vegetariani ed i cibi ad alto contenuto di calcio (semi di sesamo, spinaci, mandorle etc.). Stessa cosa vale per alcune bevande (tè, tè verde, cioccolata calda)

infine volevo citarvi alcuni cibi particolarmente ricchi di ferro:
riso integrale, spirulina, fagioli che richiedono meno tempo di cottura (contengono più ferro rispetto a quelli a cottura molto lunga), germe di grano, soia secca, barbabietola rossa, grano saraceno, succo di prugne e in genere tutti i tipi di legumi hanno un buon contenuto di ferro.


quindi, mangiare una bella insalata piena di verdure verdi + pomodori e peperoni prima dei pasti, è una buona e sana abitudine che consiglio a tutti, vegani, vegetariani e carnivori anemici :)




sabato 4 giugno 2016

Come rendere gustoso il tofu

Ci sono persone che mangiano il tofu al naturale ma a me personalmente non piace. Anche voi non lo gradite particolarmente al naturale? Provatelo così! Gli ingredienti sono molto semplici e una volta preparato in questo modo potrete usarlo come volete: nell’insalata, nel sugo, sopra alle bruschette e stuzzichini vari etc. Ecco la ricetta :)

Ingredienti:
  • tofu al naturale 125g
  • paprica forte 1/3 del cucchiaino
  • 5 pomodorini
  • ½ spicchio d’aglio
  • sale, pepe




Procedimento:


sbriciolate il tofu con le mani (a pezzettini di circa 7mm) e lasciatelo da parte. Accendete il forno a 180°. Frullate il resto degli ingredienti. Una volta frullato il tutto aggiungete il tufo sbriciolato e mescolate il tutto con un cucchiaio in modo che i pezzettini di tofu siano ben imbevuti con la “salsa”. Ora non vi resta che stendere il tofu su una teglia e cuocere al forno per 25 minuti a 180°C. 

Buon appetito.